PUNTO DI INTERESSE 3 A | LAVANDA

PUNTO DI INTERESSE 3 A | LAVANDA

La lavanda selvatica (Lavandula Stoechas)

Sui pendii isolani tra le piante la cui fioritura indica la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera c'è la Lavandula Stoechas, Lavanda selvatica o Stecade. Si tratta di un piccolo arbusto xerofilo alto mediamente 40-60 cm, molto ramificato sin dalla base con fusti a sezione quadrangolare e con le caratteristiche foglie strette, morbide e vellutate per la fitta tomentosità, di colorazione verde grigia e molto profumate.

Con la fioritura il piccolo cespuglio grigio si colora: i rametti sono sormontati da spighe quasi cilindriche sulle quali sono 2-3 brattee ben evidenti di colore viola, con i fiori veri e propri di colore blu violacei, anch'essi tomentosi e profumati. E' una pianta che troviamo sui pendii assolati e aridi, nelle macchie basse e nelle gariga, dalle zone costiere fino a 700 metri, prediligendo i terreni silicei. La lavanda selvatica ha un areale mediterraneo che va dalle coste dell'Africa settentrionale, escludendo la Libia, a quelle della Spagna e Francia e Italia, fino alla Grecia meridionale, Turchia, Palestina ed Egitto, anche se la sua diffusione prevale nel bacino occidentale. L'epiteto stoechas che definisce la specie farebbe riferimento, secondo Dioscoride, alle isole di Hyères, lungo la costa meridionale francese, denominate Stoichades dagli antichi naviganti greci.

Proprio queste isole sarebbero state famose nel medioevo per l'esportazione della lavanda selvatica che vi cresceva spontanea. La Stecade ha un portamento più basso rispetto a quello della forse più celebre Lavandula officinalis o Lavandula angustifolia che supera il metro di altezza ed è coltivata in vaste estensioni nei campi della Provenza, ma anche in Piemonte e in Liguria. Quest'ultima si distingue anche per la tonalità di verde più intenso e meno grigio del suo fogliame, per la fioritura rappresentata dalla spiga più lunga, con fiori più radi azzurri e blu, e per il profumo più floreale e dolce rispetto a quello più intenso e speziato della L. stoechas.

(Antonello Marchese)