
Il Flysch
In questo tratto il nostro sentiero incontra una formazione geologica di origine sedimentaria denominata Flysch cretaceo costituita fondamentalmente da strati di calcari marnosi e marne grigio scure con livelli di arenarie e di conglomerati. La parola Flysch ha origine nella Svizzera tedesca e significa pendio scivoloso o terreno che scivola, indicando la serie di strutture geologiche formatesi soprattutto nel periodo cretaceo superiore (65 - 100 maf) nelle zone pelagiche dell'antico mare della Tetide in seguito ad imponenti frane sottomarine lungo la scarpata continentale.
Nel precipitare e depositarsi sul fondo del bacino oceanico erano i sedimenti più pesanti e grossolani a fermarsi per primi sul fondale, formando i livelli di conglomerati e arenarie, mentre i sedimenti più fini come le argille finivano per depositarsi per ultimi creando gli odierni strati marnosi. Gli eventi franosi si sono succeduti più volte in seguito agli importanti movimenti della tettonica compressiva avvenuti di quel periodo geologico nella Tetide. Si sono formate così le calcareniti torbiditiche, o Flysch cretaceo, riscontrabili nell'Elba centro - occidentale, da Buraccio alla costa settentrionale e meridionale isolana: nelle zone da Enfola e Punta della Guardiola, vicino a Procchio, a Nord, dal Golfo di Lacona al Golfo di Campo, fino a Galenzana, Capo Poro e nell'area che appunto stiamo attraversando a Sud.
Tra queste formazioni troviamo le arenarie di Ghiaieto con i più significativi affioramenti presenti a ridosso della spiaggia sul lato occidentale del Golfo di Lacona dove sono presenti anche livelli di conglomerati. Nelle zone citate si alternano fondamentalmente livelli di arenaria data dalla litificazione di antichi depositi sabbiosi accumulatisi in quei profondi ambienti marini e livelli di marna e calcari marnosi. La marna è una roccia sedimentaria dalla granulometria fine, composta da un insieme di calcite e minerali argillosi circa in parti uguali e può contenere tracce di quarzo, miche e residui carboniosi. Se la percentuale carbonatica supera i due terzi della composizione totale abbiamo i cosiddetti calcari marnosi. La formazione è ampiamente interessata da estese intrusioni di filoni e laccoliti originatisi alla nascita del plutone magmatico del Capanne.
(Antonello Marchese)