PUNTO DI INTERESSE 5 E | GINEPRO

PUNTO DI INTERESSE 5 E | GINEPRO

Il piano d'azione per la tutela dell'habitat "Matorral arborescenti di Juniperus phoenicea" nell'isola di Pianosa - Il Progetto LIFE Natura

L'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano è intervenuto per la salvaguardia del ginepro e dell'Habitat ad esso collegato limitando lo sviluppo dell''ailanto ma soprattutto del pino d'Aleppo, piante alloctone in competizione con questa importante specie, con un progetto LIFE che ha avuto luogo sull'Isola di Pianosa.

L'habitat "Boscaglie costiere a dominanza di Juniperus phoenicia ssp. turbinata" (Cod. Natura 2000: 5212 "Matorral arborescenti di Juniperus phoenicea") costituisce una delle emergenze vegetazionali dell'Arcipelago Toscano. Il ginepro fenicio è presente in Italia solo in aree costiere , sia in aree sabbiose, dove entra a far parte della tipica flora arbustiva di colonizzazione delle dune assieme a Juniperus macrocarpa, sia su roccia, di natura preferibilmente calcarea. Si tratta di una specie eliofila e termoxerica, molto resistente all'aerosol marino ed estremamente longeva che può stabilizzarsi in un sito idoneo rimanendo anche dopo che la vegetazione viene distrutta e quindi partecipando a vari tipi di formazioni legate fra loro dinamicamente.

In Toscana la specie è presente, con formazioni significative, solo a sud di Rosignano. Tra quelle presenti su coste rocciose, le più rilevanti risultano essere localizzate nelle seguenti aree: promontorio di Piombino, Isola d'Elba, Isola di Pianosa, Parco della Maremma, Monte Argentario, Isola del Giglio e Isola di Giannutri. Le formazioni più estese e meglio conservate sono presenti a Pianosa e secondariamente a Giannutri. Nell'isola di Pianosa l'habitat dei ginepreti costieri risultava minacciato dalla progressiva espansione del pino d'Aleppo (Pinus halepensis) a partire da nuclei di origine artificiale di questa specie. Uno degli principali obiettivi del progetto LIFE-Natura è stato pertanto quello di salvaguardare i ginepreti costieri da questa minaccia, favorendo anche una ulteriore espansione, contenendo e limitando il pino d'aleppo lungo alcune fasce litoranee della più piatta isola d'Arcipelago Toscano.